Nel decennio compreso tra il 2002 e il 2011 gli infortuni sul lavoro nel comparto marittimo denunciati all’Inail si sono ridotti di circa il 38%, passando da 1.614 casi a 1.002. Come emerge dalla parte dell’ultimo rapporto annuale dell’Istituto dedicata alle statistiche di infortuni e malattie professionali, il calo è stato particolarmente rilevante tra il 2010 e il 2011, con una diminuzione pari al 21%.
Sono 988, pari al 98,6% del totale, gli infortuni che nel 2011 si sono verificati sul luogo di lavoro, ovvero a bordo delle navi, mentre nel restante 1,4% dei casi (14 in termini assoluti) si è trattato di infortuni in itinere, occorsi cioè nel percorso casa-lavoro-casa.
Nello stesso anno, il settore Navigazione dell’Inail ha assicurato gli equipaggi di 7.198 imbarcazioni per conto di 5.012 imprese armatoriali. La maggior parte del naviglio assicurato, circa il 46%, è stato impegnato nell’attività di pesca, svolta prevalentemente lungo le coste continentali e insulari italiane, a distanza non superiore alle venti miglia. Sia le unità assicurate che le imprese armatoriali sono risultate in leggera crescita, rispettivamente del 2,8% e del 2,3% rispetto all’anno precedente.
Oltre la metà dei casi si sono verificati nelle navi passeggeri che insieme alla categoria del carico (trasporto merci) e al settore pesca, coprono oltre l’85% dei casi avvenuti nel 2011. Guardando alla variazione del numero degli infortuni rispetto al 2010, il calo per le categorie passeggeri, carico e pesca è stato rispettivamente del 23,5%, 19,6% e 15,5%.
Sala Stampa INAIL, SISTAN, PuntoSicuro
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